06 MARZO 2013

Incontro Confederazioni-Aran 6 marzo 2013
Informativa - 6 marzo

Chiesta l’apertura di una stagione contrattuale vera.

Nella riunione odierna delle Confederazioni generali sulla proposta di accordo quadro sulle relazioni sindacali si è manifestato un malumore diffuso sulla situazione generale della contrattualistica del pubblico impiego.

Come ricordato dalla COSMeD:
• i contratti sono bloccati dal 2009 fino a tutto il 2013 e circolano voci, non confermate né smentite, dell’intenzione del Governo scaduto di prolungare il blocco al 2014;
• non è stato definito il modello contrattuale e nemmeno le aree di contrattazione;
• nemmeno l’indennità di vacanza contrattuale, che dovrebbe decorrere dall’aprile 2013, è stata definita e finanziata, mentre da alcune parti se ne ipotizza l’abolizione.

Di fronte all’acuirsi della situazione il Governo propone un accordo sulle relazioni sindacali evidentemente avulso dalla situazione generale del Paese e del lavoro dipendente.
L’atto di indirizzo è inaccettabile per i seguenti motivi:
• è inefficace nel definire modifiche delle relazioni sindacali ormai incardinate dalla Legge Brunetta con il solo risultato di inserire in un contratto di lavoro norme legislative spesso vessatorie;
• è inefficace anche nel determinare i tempi di applicazione delle norme, in particolare, come risposto ad una nostra richiesta, il tavolo non ha la podestà di differire la norma che cancella la validità degli accordi integrativi in contrasto con la 150/2009 al 31.12.2012;
• è riduttivo rispetto all’accordo del 3 maggio 2012 riducendo le novità al solo esame congiunto limitato a materie non meglio definite di rapporto di lavoro;
• è intempestivo rispetto all’apertura di una nuova legislatura che dovrà affrontare il tema delle relazioni sindacali evidentemente modificando l’impianto punitivo e liquidatorio della Brunetta;
• è un confuso tentativo di conciliare la Brunetta e l’accordo del 3 maggio 2012;
• è invasivo delle competenze dei singoli contratti nazionali di lavoro che verrebbero scavalcati dalle norme dell’accordo quadro eliminando le specificità dei singoli comparti e della dirigenza.
Pertanto COSMeD e la maggioranza delle Confederazioni hanno respinto ai mittenti (Governo e Comitato di settore) l’atto di indirizzo.

Si è rasentato lo scioglimento immediato del tavolo, non formalizzato in quanto Aran si è impegnata a riferire alla parte politica le osservazioni emerse e a dandone successiva comunicazione.
Sull’argomento, di fatto, non sono stati calendarizzati ulteriori incontri di trattativa.

La delegazione trattante COSMeD

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