07 SETTEMBRE 2018

Informativa Cosmed

AFFERMATA UNA DISPONIBILITÀ AL CONFRONTO CON LE CONFEDERAZIONI SINDACALI E CON LA DIRIGENZA PUBBLICA.

Si è svolto il 6 settembre 2018 alla Funzione Pubblica un incontro tra la Cosmed e il Capo Gabinetto Cons. Sergio Ferdinandi con lo staff del Ministero nell’ambito delle consultazioni che il Ministro Bongiorno aveva preannunciato nell’incontro con le Confederazioni generali lo scorso 12 Luglio.

E’ stata ribadita da parte dello Staff del Ministero il valore fondamentale del confronto con le Confederazioni sindacali e in particolare della Dirigenza pubblica come fonte di arricchimento per gli obiettivi della pubblica amministrazione.

Non è intenzione del Ministero procedere a riforme che costituiscano novazione epocale ma procedere con interventi mirati in particolare con una proposta di Legge, di concerto con il MEF, per rendere disponibili risorse finanziarie, anche in considerazione della recente bocciatura da parte della Corte dei Conti della circolare 2 dell’ex Ministro Madia che consentiva di superare per la stabilizzazione di precari i tetti della contrattazione decentrata. In pratica il Ministero è consapevole che la stabilizzazione dei precari rischia di gravare sui dipendenti in servizio per la parte di trattamento accessorio.

Inoltre sarebbero contenute misure di contrasto all’assenteismo ma con una più attenta analisi dei fabbisogni di personale.

Infine si ipotizza una Legge delega di riforma della dirigenza pubblica che affronti alcuni aspetti quali la selezione della dirigenza, i percorsi di carriera, il conferimento degli incarichi, le procedure di valutazione e la necessità di valorizzare il gradimento del pubblico come importante elemento di giudizio.

È stata ribadita la necessità di scelte condivise con la dirigenza e la disponibilità ad aprire un canale di confronto periodico tra le parti.

La COSMED ha apprezzato il metodo, non sempre praticato in passato, di confronto preventivo ricordando quanto già segnalato al Ministro lo scorso 12 luglio la necessità di un sollecito rinnovo dei contratti della dirigenza bloccati anche per interpretazioni restrittive dell’art.23 della Legge delega Madia che vanno rapidamente superate anche con interventi normativi o legislativi urgenti e l’urgenza di smaltire la mole di decreti attuativi della scorsa legislatura con particolare riguardo alla definizione dell’utilizzo delle graduatorie concorsuali con valorizzazione prioritaria degli idonei, i decreti attuativi della legge sulle professioni sanitarie e l’equiparazione alla dirigenza del SSN dei dirigenti delle funzioni centrali e AIFA, la stabilizzazione dei precari e una politica di assunzioni che confermi il superamento di ogni blocco del turnover.

E’ stato fatto un richiamo anche alla puntualità degli interventi, cardine anche dell’intervento del Ministro lo scorso luglio, che comporta di prevedere sin da questa Legge di bilancio un finanziamento della tornata contrattuale 2019-21 pena l’avvio già in ritardo dell’iter negoziale.

Nello specifico si è lamentato uno stato di “riorganizzazione continua” accompagnato al non rispetto del limite temporale del conferimento dell’incarico con un continuo cambio di dirigenti e funzioni che produce il blocco della catena decisionale e della macchina amministrativa. Si è segnalato la grave perdita di professionalità specifiche indispensabili, clamorosa la carenza di medici specialisti, che mette a rischio servizi pubblici essenziali.

Una Pubblica Amministrazione paralizzata dalla ricerca esasperata di organi di garanzia esterni che rischiano di paralizzare il sistema e produrre un amministrazione difensiva. Infine la jungla normativa spesso variabile a livello locale dove spesso manca la distinzione tra ruolo di indirizzo dell’organo politico e di autonoma gestione da parte della dirigenza. Ribadita la nostra richiesta di maggiore indipendenza e autonomia della dirigenza, abbandonando tentazioni superate di spoil system e valorizzando le specializzazioni e competenze specifiche parlando più propriamente di pubbliche amministrazioni, al plurale, e considerando le diversità tra aree non solo un valore aggiunto, ma una necessità per una P.A. che voglia fornire servizi adeguati ai cittadini.

Il Ministero si è detto disponibile a incontri per approfondire specifiche tematiche delle categorie dirigenziali.

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